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Osteopatia: cos’è e come viene applicata

Breve storia dell’Osteopatia
la nascita può essere collocata storicamente nel Missouri degli Stati Uniti d’America del 1892, a Kirksville con la prima scuola di Osteopatia fondata dal dottor Andrew Tailor Still (1828-1927), il Padre dell’Osteopatia, chiamato il Vecchio Dottore. È sbarcata in Europa con il dottor William Gartner Sutherland nel 1902, e nel 1919 viene fondata la prima scuola di Osteopatia, la British School of Osteopathy dal dottor John Littlejohn. Negli anni successivi al buio periodo del primo conflitto mondiale
l’Osteopatia si diffonde nell’intera Europa.

Cosa significa il termine “Osteopatia”
il termine OSTEOPATIA deriva da due radici etimologiche, che sono: OSTEON – non va intesa come “osso”, ma come STRUTTUA; si comprende così che l’Osteopatia non si rivolge alle sole ossa, ma a tutto ciò che nel corpo ha una struttura: un osso, un organo, un viscere, una fascia, un muscolo, un tessuto… tutto ciò che possegga una struttura, quindi è rivolta a TUTTO il corpo; PATH – non è da intendersi come patologia-malattia… PATHOS significa ascolto, inteso come attenzione rivolta all’oggetto; Così il termine ricercato e voluto dal Padre dell’Osteopatia significa proprio ASCOLTO DELLA STRUTTURA nel termine Osteopatia non c’è spazio per la malattia, e non è strano questo se si pensa che il centro delle cure di un terapeuta deve essere il Paziente

Che cos’è l’Osteopatia
E’ una filosofia metodologica manipolativa diagnostica e terapeutica che in Italia viene compresa tra le Medicine Non Convenzionali. Il principio alla base della ricerca osteopatica, ed il suo sviluppo successivo, lega la salute ed il suo mantenimento al movimento sia intrinseco che estrinseco del corpo umano, sintetizzato nella frase “la vita è movimento, il movimento è vita”, che raccoglie la sintesi della sua ricerca evolutiva e afferma che attraverso la qualità del movimento è possibile indagare la qualità della vita.
La metodologia analitica e terapeutica in ambito osteopatico si basa sul principio di relazione tra struttura e funzione, l’obiettivo del trattamento manipolativo osteopatico è il ripristino della mobilità fisiologica, con un conseguente miglioramento del metabolismo tessutale analizzando l’interconnessione e l’influenza reciproca tra i sistemi corporei; in particolare il sistema muscoloscheletrico, in quanto strumento della vita di relazione ed espressione dello stato di salute. La professione osteopatica si dimostra efficace sia nell’ambito preventivo che di mantenimento dello stato di salute, oltre ad essere un valido contributo e supporto nella cura di molte affezioni patologiche. L’Osteopatia ricerca le restrizioni di mobilità presenti nel sistema corporeo attraverso tecniche specifiche mira al ripristino della mobilità normale o, in caso di patologie invalidanti, la mobilità residua, esclusivamente utilizzando
tecniche manuali ed escludendo qualsivoglia farmaco, o mezzo chirurgico.

Chi è l’Osteopata?
La figura dell’osteopata trova collocazione e si identifica come una tra le espressioni professionali in grado di erogare prestazioni, anche di carattere sanitario, a rilevanza sociale, finalizzate alla promozione della salute, alla prevenzione ed al contenimento degli esiti degenerativi ed invalidanti di condizioni patologiche o di alterazioni funzionali congenite o acquisite. L’Osteopata, tramite l’utilizzo esclusivo delle mani, analizza, nel pieno rispetto delle conoscenze anatomiche e mediante specifiche valutazioni
palpatorie non invasive, la qualità del movimento.

Come viene applicata l’Osteopatia
Le sinergie tra Osteopatia e altre figure professionali sanitarie hanno spesso permesso di ridurre tempi e costi relativi al trattamento di affezioni e disagi che a volte non trovano risposte soddisfacenti da altri mezzi terapeutici. L’osteopatia viene utilizzata, in particolare, per la cura delle affezioni dolorose dell’apparato muscolo-scheletrico, ma si rivela spesso efficace, sia in termini di trattamento che di profilassi delle complicanze, in molti altri disturbi funzionali di carattere posturale, viscerale e sicosomatico la cui eziologia consenta, sia una gestione osteopatica autonoma, che la collaborazione multidisciplinare con altre figure professionali.


Concetti e Princìpi:
La filosofia osteopatica nei suoi principi considera l’essere umano quale unità individuale la cui struttura, funzione, mente e spirito sono mutuamente e reciprocamente interdipendenti. Le conoscenze sono desunte dall’osservazione e dall’approccio manuale, supportati e confortati dalla ricerca scientifica.
Il principio olistico dell’unità corporea e dell’interazione di ogni singola parte con l’insieme costituisce il fondamento della cultura osteopatica. La qualità del movimento in tutte le sue forme rispecchia la qualità della vita e della salute. Il corpo, attraverso complessi sistemi di regolazione, provvede ad instaurare, automaticamente, in risposta ad insulti anatomo-funzionali, meccanismi di compenso che, inevitabilmente, sono pregiudiziali alla correttezza cinetica delle sue parti. Le prescrizioni medico-farmacologiche e l’attività medico-chirurgica trovano nella metodica osteopatica un supporto atto a ridurre, attraverso il solo trattamento manuale, rispettivamente costi e tempi di somministrazione e disabilità residue. I contenuti presenti in questa brochure informativa sull’Osteopatia sono estratti dal
sito ufficiale del Registro degli Osteopati d’Italia; per ulteriori approfondimenti sui temi qui esposti si rimanda direttamente ai paragrafi completi presenti nel sito www.roi.it